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Obesità | 6 min. tempo di lettura

Il plateau di peso: un passo inevitabile nel percorso di dimagrimento

Qualsiasi sia l’approccio terapeutico previsto dal piano di gestione di obesità e sovrappeso, a un certo punto la perdita di peso si arresta e tende a stabilizzarsi. Questo fenomeno, noto come “plateau di peso”, è una parte inevitabile del percorso di dimagrimento che può, però, provocare frustrazione e sconforto.

Il plateau di peso, cioè il raggiungimento di quella soglia di peso oltre la quale sembra impossibile scendere, è il risultato di adattamenti naturali del corpo alla nuova condizione. Dal punto di vista evolutivo, infatti, il dimagrimento non è funzionale alla sopravvivenza della specie e alla riproduzione, per questo la natura tende a ostacolarlo. Ecco, quindi, che l’organismo risponde a questa possibile minaccia aumentando gradualmente – e spesso inconsciamente – l’assunzione di cibo e rallentando al contempo il dispendio energetico. Alcuni studi hanno dimostrato che questo meccanismo di compensazione può andare avanti anche per anni. Per questo non c’è da stupirsi se, nel lungo periodo, 8 persone su 10 finiscono per recuperare il peso perso. È un’ulteriore dimostrazione di come, nonostante le nostre migliori intenzioni, la biologia spesso metta in atto il suo piano di selezione naturale creato da milioni di anni.

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Dal punto di vista dell’evoluzione, il dimagrimento non è funzionale alla sopravvivenza della specie: la natura lo vive quindi come una minaccia, mettendo in atto meccanismi di compenso metabolici per ostacolarlo.

Quella del raggiungimento del plateau di peso è una fase estremamente delicata. La persona che si è sottoposta a un percorso terapeutico, raggiungendo una riduzione del 10% o anche oltre rispetto al peso iniziale, non riuscendo a valorizzare a sufficienza il risultato già raggiunto e volendo spingere oltre il limite biologico, può scoraggiarsi ed essere assalita da pensieri negativi. Si può avere la sensazione di trovarsi a un punto fermo, pensare che la terapia non abbia funzionato (o abbia smesso di funzionare) e non è raro che il pensiero maturato sia “visto che i miei sforzi non producono più risultati, tanto vale smettere”.

Un modo diverso di “accogliere” il plateau

Tuttavia, ciò di cui spesso non ci si rende conto è che mantenere il peso raggiunto rappresenta un impegno gravoso tanto quanto la sua perdita. È per questo che molti medici suggeriscono che i plateau di peso debbano essere in qualche modo festeggiati, trattandosi di un primo, importante, traguardo.

È bene sapere che il percorso di dimagrimento non si è fermato: i cambiamenti dello stile di vita aiuteranno a "traghettare" la persona oltre il tempo fisiologico necessario (circa 9-12 mesi) affinché l'organismo si adatti al nuovo peso raggiunto. Soltanto trascorso questo tempo sarà possibile affrontare un nuovo ciclo di dimagrimento, qualora indicato. Lo specialista o il team di specialisti che ci seguono conoscono bene il problema e sanno come gestire questa delicata, ma necessaria fase del nostro percorso di dimagrimento e, in caso di tendenza anche minima al recupero di peso, possono intervenire tempestivamente con i consigli e le terapie del caso.

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Il raggiungimento del plateau segna l’inizio di una nuova fase del lungo e complesso percorso di perdita di peso. Non va considerato come un insuccesso, ma piuttosto come una tappa fondamentale che andrebbe perfino “celebrata”.

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