Come tutte le cure, anche quelle per il sovrappeso o l’obesità
comportano una spesa. Non curarsi, però, ha costi ancora maggiori, in
molti aspetti della vita quotidiana e, soprattutto, per via delle
ripercussioni sulla salute. Più che una spesa, quindi, la cura
dell’obesità è un investimento a lungo termine, sulla propria salute e
sul proprio futuro.
Curare sovrappeso e obesità comporta diversi esborsi economici: il
ticket delle visite specialistiche, la terapia farmacologica e le
altre terapie per le malattie causate dall’obesità e gli eventuali
supplementi nutrizionali come, ad esempio, quelli prescritti dopo la
chirurgia bariatrica. Secondo il Rapporto Eurostat sulla spesa
sanitaria in Europa, si stima che le persone affette da obesità
paghino per spese mediche di tasca propria, ogni anno, da 250 a 500
euro in più rispetto alle persone non affette da obesità.
Eppure, non curarsi può portare ad avere dei costi ancora maggiori a
causa delle possibili gravi conseguenze sulla salute. Curarsi, quindi,
non è soltanto un diritto garantito dalla Costituzione, è anche un
investimento sul proprio futuro e sulla propria vita.
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La cura dell’obesità ha un costo: le persone che ne sono affette
arrivano a pagare, di tasca propria, da 250 a 500 euro in più ogni
anno, in spese mediche, rispetto alle persone normopeso.
Oltre alle spese per le cure, poi, la persona affetta da sovrappeso o
da obesità spende mediamente più di una persona normopeso in molti
altri aspetti della vita quotidiana, dal cibo all’abbigliamento, ai
trasporti e può perfino arrivare a guadagnare meno. Vediamo qui di
seguito alcune di queste voci di spesa.
Alimenti
Le spese alimentari non sono facilmente quantificabili perché sono
strettamente legate ad altre variabili, come le aree di residenza, le
abitudini familiari, lo stile di vita e la frequenza del consumo di
pasti fuori casa. Alcune ricerche suggeriscono che le persone affette
da sovrappeso o da obesità tendono a consumare con maggiore frequenza
pasti fuori casa, in particolare in bar, fast food e ristoranti
“all-you-can-eat”. Un maggiore consumo di pasti cucinati in casa, a
partire da ingredienti genuini e salutari, permette non soltanto di
migliorare la propria salute, ma anche di risparmiare fino ad alcune
decine di euro alla settimana.
Prodotti dimagranti
Il mondo dei prodotti dimagranti è un mercato dalla crescita
esponenziale in Italia e nel mondo, nonostante la scarsità di evidenze
scientifiche di efficacia a lungo termine. Esistono diverse catene in
franchising o sistemi di vendita in cui i venditori sono a loro volta
consumatori che propongono metodi per dimagrire con l’utilizzo di
prodotti dimagranti con costi medi di diverse decine di euro ogni
mese. I costi possono ulteriormente salire quando vengono abbinati a
trattamenti estetici o che richiedono l’utilizzo di appositi e costosi macchinari.
Abbigliamento
Nei grandi magazzini le taglie grandi costano mediamente dal 15 al
20% in più rispetto alle taglie piccole e medie. Quando vi è la
necessità di rivolgersi a negozi specializzati in taglie oversize i
costi possono salire ulteriormente, anche oltre il 50% rispetto a un
capo di diversa misura.
Trasporti
Un eccesso di peso può limitare il nostro utilizzo di mezzi pubblici
oppure di altri mezzi di trasporto più economici come la bicicletta o
come muoversi a piedi e può rendere necessario l’utilizzo dell’auto
anche per tragitti limitati. Inoltre, se ci spostiamo frequentemente
in auto, un peso più elevato può determinare maggiori spese di
carburante per gli autoveicoli e la spesa addizionale può arrivare a
qualche centinaio di euro all’anno.
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Sovrappeso e obesità influiscono anche sui costi di molte attività
quotidiane, dall’alimentazione all’abbigliamento, dai trasporti alla
gestione della casa e persino al lavoro. Per questo la cura può essere
considerata un investimento di lungo periodo, sulla propria salute e
sul proprio futuro.
Oltre ai costi sostenuti dal singolo paziente, vanno poi naturalmente
aggiunti quelli sanitari. Secondo uno studio della Fondazione
Policlinico Tor Vergata (“I costi dell’obesità in Italia”) i costi
medici diretti per la cura di sovrappeso e obesità oscillano, nei
Paesi occidentali, tra il 4 e il 10% delle spese sanitarie nazionali
complessive: 5% nel Regno Unito, 4% in Olanda e ben il 9/10% negli
Stati Uniti. Questi ultimi sono particolarmente interessati al
problema: oltre il 60% della popolazione è affetta da sovrappeso o da
obesità e si ipotizza che entro il 2030 l’obesità riguarderà la metà
degli statunitensi. In Italia la cura dell’obesità costa ogni
anno tra i 6,5 e i 16 miliardi di euro. L’indagine della Fondazione
Tor Vergata evidenzia, tra l’altro, che la differenza in termini di
maggiori costi medici per le persone affette da obesità varia da Paese
a Paese, ma non è mai inferiore al 25%. E questa differenza aumenta
con l’incremento del peso corporeo. “Gli individui appartenenti alla
classe di BMI compresa tra 35 e 40 generano una spesa superiore del
50% della spesa delle persone normopeso, mentre le persone con BMI
maggiore di 40 raddoppiano la spesa (un incremento del 100%)”.
Il guadagno in salute: il calcolo dei "Qaly"
Al di là del calcolo economico, esiste un metodo alternativo per
quantificare i costi legati alla condizione di obesità. Questo metodo
permette di spostare il punto di vista dalla spesa al guadagno, e in
particolare al più importante dei guadagni: quello degli anni di vita
in salute. È stato creato persino un indice in grado di quantificare
questi anni in salute: è il “Qaly” (Quality adjusted life years), che
misura gli anni di vita “aggiustati” per la loro qualità (1 Qaly
corrisponde a un anno di vita vissuto in condizioni di salute
ottimale). Uno studio condotto dal Centro di studio sulla sanità
pubblica (Cesp) dell’università degli Studi di Milano Bicocca nel
2016, per esempio, ha analizzato l’impatto della chirurgia bariatrica
sia in termini di riduzione della spesa nell’arco della vita del
paziente (calcolata in 11.384 euro), sia in termini di Qaly.
Considerati gli effetti su tutta una serie di parametri, come eventi
cardiovascolari e diabete, il guadagno è di 3,2 Qaly, cioè tre anni di
vita in condizioni di salute ottimale. È anche basandosi su
parametri di questo tipo che si può fare una più accurata valutazione
dei costi/benefici nella scelta di una terapia.
Per approfondire
I costi dell’obesità in Italia (Fondazione Economia Tor
Vergata, 2012)
Consolidated quality report on healthcare
expenditure and financing statistics (Eurostat, 2020)
State
of the Health in the Eu, Italia, Profilo Sanità (European
Commission, 2019)
A Heavy Burden: The Individual Costs of
Being Overweight and Obese in the United States (Avi Dor Ph.D. and
others, The George Washington University School of Public Health and
Health Services, Department of Health Policy, 2010)
Moderazione e varietà: sono queste le parole chiave che non dovrebbero
mai mancare in una dieta corretta, le privazioni, infatti, non sono mai consigliate.
Dalla spesa alla tavola: vincere la fame mangiando sano
Fare la spesa, gestire la dispensa, cucinare. Bastano piccole accortezze
per rendere più facile ed efficace seguire una dieta sana. Ecco qualche consiglio.
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