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Psicologia | 3 min. tempo di lettura

Imparare a dire: "no, grazie"

Vi è mai capitato di assecondare il vostro interlocutore per il "quieto vivere"? Dirsi d'accordo con qualcuno semplicemente per evitare discussioni o non procurare un dispiacere alla persona con cui ci stiamo relazionando? Capita a tutti, ma è importante capire che sostenere i propri diritti e le proprie opinioni, per nel rispetto di quelle altrui, è fondamentale e lo è soprattutto quando si sta affrontando un percorso di dimagrimento. Ecco che l'assertività riveste un ruolo importante: scopriamo, allora, di cosa si tratta.

Annuire in una conversazione pur pensando, dentro noi stessi, di essere completamente in disaccordo con il nostro interlocutore: è capitato a tutti di cedere alle pressioni altrui e di piegarsi all’opinione di un amico, collega o parente soltanto per non accendere un’animata discussione o procurare un dispiacere alla persona con cui ci stiamo relazionando. Capita soprattutto quando abbiamo di fronte qualcuno più aggressivo di noi, che ha la forza di imporsi e di farci dire “sì” quando in realtà vorremmo dire un secco “no”.

L’assertività è l’abilità sociale che lavora proprio su questo, sul non essere né soggetti aggressivi, che violano i confini degli altri, né passivi, disposti a subire l’invasione senza alcuna reazione. L’assertività è quel punto di equilibrio che consente di rispettare i diritti degli altri, ma al tempo stesso di sostenere con fermezza i nostri. Un soggetto assertivo sa, quindi, accettare i “no” che provengono da parenti e amici, ma sa anche dire “no” quando una situazione non lo convince, senza paura di mancare di rispetto o ferire chi ci sta di fronte.

L’assertività è un alleato strategico anche quando si sta affrontando un percorso di dimagrimento o di mantenimento del peso: spesso capita, infatti, di essere sensibili alle pressioni esercitate dagli altri sul tema alimentazione. A tavola con amici, per esempio, in un’occasione speciale, a una festa, può essere difficile dire “no, quella torta non mi fa bene, preferisco non mangiarla” perché non si vuole passare per soggetti fissati con il dimagrimento, speciali o difficili. Capita allora di piegarsi alle circostanze, di cedere pur sapendo che quel cibo non dovremmo, né vorremmo mangiarlo.

L'assertività è quel punto di equilibrio che consente di rispettare i diritti degli altri, ma al tempo stesso di sostenere con fermezza i nostri. Un soggetto assertivo sa accettare i "no" altrui, ma sa anche dire "no" quando la situazione non lo convince.

L'assertività nel percorso di dimagrimento

L’assertività ci aiuta a prendere coscienza di noi stessi, delle nostre necessità e dei nostri obiettivi. Mette al centro l’io, la persona, il soggetto attivo e ci aiuta a non perdere la bussola anche quando intorno la pressione si fa più forte. L’assertività insegna a gestire le situazioni di pericolo nel percorso di dimagrimento, ci ricorda di declinare l’invito a cibarci di qualcosa che in realtà non vogliamo mangiare, senza provare disagio e senza sentirci in colpa per le reazioni che il nostro “no” potrebbero scatenare negli altri. L’assertività, inoltre, non riguarda soltanto dire di "no" a cibo proposto, ma si può applicare a richieste di qualsiasi genere che non vogliamo più assecondare: la frustrazione del dire sempre "si" può scatenare, infatti, una situazione di bassa autostima e, talvolta, depressione, che -restando sul tema dell’alimentazione- si traduce spesso in fame nervosa o, addirittura, in una vera e propria compulsività alimentare.

L’assertività aiuta a gestire il conflitto a tavola, specialmente nelle occasioni speciali, come una cena di compleanno al ristorante, un aperitivo con i colleghi, il pranzo di Natale in famiglia. È un’iniezione di sicurezza perché insegna a metterci al centro, sempre nel rispetto degli altri, ma ponendo in primo piano innanzitutto il rispetto di noi stessi. Essere assertivi vuol dire prendersi sul serio: capire meglio quali sono le nostre priorità ed essere disposti a batterci per loro anche quando siamo sotto pressione, senza timori, senza stress, senza sensi di colpa.

Sarà così più facile e gratificante mettere in pratica la “dieta dei no”, quella che fa valere il nostro punto di vista nel rispetto di tutti: se il cibo che mi stanno offrendo non mi va o mi andrebbe, ma so che non è adatto al regime alimentare che sto seguendo e che potrebbe procurarmi un danno di cui poi mi pentirei subito, ecco che il mio “No, grazie, preferisco un’altra cosa” suonerà come un’affermazione decisa, ma rispettosa, sia di chi è con noi a tavola, sia di noi stessi. A lungo andare, questo atteggiamento ci farà sentire più sicuri e soddisfatti, perché saremo in grado di seguire i nostri desideri nel rispetto di quelli degli altri.

L'assertività aiuta a mettere in pratica la "dieta dei no", quella che fa dire "grazie, vorrei ma non posso" davanti a un cibo che non vogliamo o non possiamo mangiare, senza sentirci in colpa per le reazioni che il nostro rifiuto potrebbe scatenare negli altri.

Per approfondire
  • “Manuale di assertività. Teoria e pratica delle abilità relazionali: alla scoperta di sé e degli altri” (R. Anchisi e M. Gambotto Dessy)
  • “Come essere assertivi in ogni situazione” (S. Hadfield e G.Hasson)

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