Perché ricorrere ai farmaci quando potrei semplicemente mangiare
meglio? E se poi ne divento dipendente? Li dovrò assumere per tutta la
vita? Sono tanti i dubbi che ancora circondano la scelta farmacologica
per il trattamento dell'obesità.
Tra le possibilità terapeutiche di cui dispone chi lotta contro
sovrappeso e obesità, la terapia farmacologica è vista ancora con una
certa diffidenza. Il timore è che ricorrere ai farmaci sia eccessivo:
in fondo, per perdere peso non basta forse mangiare meno e fare un po’
di movimento?
Chi da anni combatte contro obesità e sovrappeso sa benissimo che non
è così.
Che per diminuire di peso sia sufficiente armarsi di buona volontà e
modificare il proprio stile di vita è una convinzione molto diffusa.
L’obesità è una malattia cronica progressiva e recidivante, una
problematica che può avere innumerevoli cause e che può, quindi,
prevedere diversi percorsi di cura. Intraprenderne uno piuttosto che
un altro dipende da molti fattori: grado di obesità, obiettivi di
perdita di peso, storia e caratteristiche della persona, oltre che
dalle condizioni di salute.
La cura di una malattia
Quel che è certo è che, esattamente come molte altre malattie
croniche che necessitano di terapie per affrontare i meccanismi
alterati alla base della patologia, come per esempio il diabete,
l’obesità può essere curata con i farmaci. La sua natura complessa la
rende, però, lunga e difficile da trattare e l’assenza di risultati
immediati può scoraggiare. Inoltre, nel lungo percorso della terapia
dell’obesità, è generalmente necessaria la combinazione di diverse
modalità terapeutiche (come per esempio dieta, esercizio fisico,
terapia cognitivo-comportamentale ecc.), senza che il singolo
trattamento sia considerato di per sé fallimentare.
Spesso sono gli stessi medici a scoraggiare i pazienti nell’uso dei
farmaci. Questo stigma da parte di medici non esperti in obesità è
dovuto a un’errata considerazione dell’obesità come il risultato della
scelta di uno stile di vita, ma anche al fallimento di terapie a breve
termine nel raggiungere risultati che, invece, sono a lungo termine, o
alle difficoltà, che ancora sussistono, di trattare l’obesità
attraverso le cure primarie e la medicina territoriale.
Non ultimo, risultati talvolta inferiori alle aspettative, dovuti a
un uso disinvolto dei farmaci anche solo per moderate perdite di peso
dovute a ragioni estetiche, hanno contribuito alla costruzione dello
stigma che ancora oggi accompagna i farmaci per il dimagrimento. Un
uso errato dei farmaci nel passato ha portato a maturare un altro
dubbio molto radicato: il timore di svilupparne una dipendenza. Va
però chiarito al di là di ogni sospetto: i farmaci contro l’obesità
non creano dipendenza e possono essere sospesi in qualsiasi momento,
su indicazione del medico, senza la necessità di scalare le dosi prima
di sospenderne completamente l’assunzione.
Anche la preoccupazione di doverli assumere per tutta la vita, una
volta intrapresa la cura, non è fondata: in molti casi il farmaco può
essere sospeso per alcuni periodi, per esempio nella fase di
mantenimento del peso, per poi eventualmente essere ripreso per certo
un periodo in caso di difficoltà e tendenza al recupero iniziale del
peso. La terapia continua si rende opportuna soltanto in alcuni casi
specifici, come nei pazienti con componente genetica molto forte.
È bene poi sapere che, negli ultimi anni la ricerca farmacologica ha
compiuto notevoli passi avanti, superando molti dei limiti che
caratterizzavano le precedenti generazioni di medicinali.
Una scelta consapevole
Non va tralasciata, infine, la componente psicologica: il ricorso
all’assunzione di farmaci può essere vissuto dai pazienti come una
sconfitta, perché c’è la convinzione che se si avesse abbastanza forza
di volontà non ci sarebbe bisogno di medicine. Ma quello che è
importante sottolineare è che la terapia farmacologica a supporto del
cambiamento di stile di vita non è una sconfitta, né tantomeno indice
di scarsa forza di volontà. Piuttosto, è una scelta consapevole, da
compiere insieme al team di medici e specialisti che accompagnano il
paziente nel suo percorso di perdita di peso e che può essere compiuta
con serenità.
Naturalmente, per un’assunzione sicura, è bene assumere solo farmaci
prescritti dal proprio medico curante e acquistarli tramite i canali
ufficiali, evitando di comprarli online da siti dubbi.
Per approfondire
Canadian Adult Obesity Clinical Practice Guidelines:
Pharmacotherapy in Obesity Management (Pedersen, Manjoo, Wharton,
August 2020)
Why are anti-obesity drugs stigmatized? (B.
Halpern, 2015)
Tra il dire e il fare: le difficoltà di mettere in pratica ciò che
teoricamente conosciamo
L’obesità colpisce anche medici che ben conoscono la malattia. Questo
perché, nonostante le conoscenze approfondite che si possono avere in
materia, nessuno è immune.
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