Dieta sana, è possibile risparmiare senza rinunciare alla qualità?
Una dieta sana non dipende soltanto dalla quantità di cibo, ma anche
dalla sua qualità. Purtroppo spesso gli alimenti qualitativamente
migliori hanno un costo superiore, ma imparare a conoscerne le
caratteristiche nutrizionali è un primo passo per compiere scelte
alimentari più sane ed equilibrate, privilegiando alimenti sani e al
contempo accessibili.
Inutile negarlo: la spesa alimentare incide in modo importante sul
bilancio di una famiglia. Il cibo, infatti, ha un costo e per quello
sano si spende mediamente di più. È un problema mondiale: uno studio
della Fao sui costi e sull’accessibilità degli alimenti nei diversi
Paesi indica che la spesa per una dieta salutare è quasi cinque volte
più elevata di quella per una dieta dall’apporto energetico appena
sufficiente. Nel nostro quotidiano possiamo vederlo anche in un
normale supermercato: alimenti indispensabili come frutta, verdura,
carne e pesce pesano, e non poco, sullo scontrino finale. Inoltre
piatti pronti, cibi esotici o soggetti a “mode” del momento, frutti
sfiziosi ma non di stagione, prodotti biologici e alimenti “light”
fanno salire ulteriormente la voce di spesa. E in un momento
complicato come quello attuale, la maggiore o minore disponibilità
economica può tracciare il confine tra dieta sana e junk food. Tra
salute e malnutrizione.
È, quindi, più che mai importante ottimizzare le risorse economiche,
imparando a riconoscere i cibi nutrizionalmente più sani e completi e
allo stesso tempo accessibili. Utile, da questo punto di vista è
l’indice Nrf (Nutrient rich foods). Si tratta di un indice che esprime
il valore di un alimento sulla base delle sue proprietà nutrizionali
(contenuto di proteine, fibre, vitamine, calcio, ferro, magnesio e
potassio). Una sua interessante applicazione pratica è quella ottenuta
(vedasi tabella qui sotto), incrociando l’indice Nrf con i prezzi al
consumo, permettendo, così, di capire quali siano le categorie di
alimenti che consentono di risparmiare pur garantendo un adeguato
apporto di nutrienti.
Altrettanto importante, poi, è rendersi conto che non tutti gli
alimenti per i quali spendiamo mediamente di più sono quelli
nutrizionalmente più corretti. La dieta dei paesi occidentali, per
esempio, è sbilanciata su un consumo di proteine animali più alto di
quanto suggerito dalle linee guida di una sana alimentazione. La vera
sfida per il futuro sarà, quindi, quella di rendere più accessibili,
per tutti, gli alimenti nutrizionalmente corretti, anche attraverso
una maggiore diffusione della cultura alimentare.
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La maggiore o minore disponibilità economica può tracciare il confine
tra dieta sana e junk food. Tra salute e malnutrizione. Ma imparare a
conoscere il valore nutrizionale degli alimenti, può aiutare a
compiere scelte alimentari più consapevoli, privilegiando alimenti
bilanciati e non necessariamente più costosi.
Come comportarsi, allora, nella spesa di tutti i giorni? È
fondamentale imparare a capire come spendere meglio i propri soldi,
privilegiando alimenti ricchi di nutrienti che permettano, allo stesso
tempo, di contenere i costi. La pandemia ha modificato le abitudini di
consumo, riducendo i pasti fuori casa e generando risparmio per molte
persone, che possono così concedersi scelte alimentari
qualitativamente più soddisfacenti. Ecco qualche consiglio su come
limitare la spesa senza rinunciare alla qualità.
Seguire le stagioni
Oggi sui banchi dei supermercati frutta e verdura sono praticamente
sempre tutte disponibili, in ogni momento dell’anno. Quella di
stagione, però, non soltanto costa meno, ma è anche più ricca di
nutrienti. Per questo, conoscere il calendario stagionale di frutta e
verdura permette di acquistare più consapevolmente prodotti del
territorio, nel periodo giusto e spendendo meno. In rete sono
reperibili diversi calendari stagionali; lo European Food Information
Council propone una piattaforma dettagliata con la frutta e la verdura
disponibili mese per mese e Paese per Paese (https://www.eufic.org/en/explore-seasonal-fruit-and-vegetables-in-europe).
Vicino è meglio
Se non si ha la fortuna di abitare in campagna e di poter usufruire
dei raccolti di orti e frutteti o degli allevamenti del contadino, un
buon sistema è appoggiarsi ai gruppi di acquisto solidale (Gas). Come
dice il nome, sono gruppi finalizzati a un acquisto più consapevole ed
ecologico di prodotti alimentari. Di norma nascono spontaneamente nei
diversi quartieri per acquistare direttamente da produttori locali a
prezzi convenienti, con il vantaggio, quindi, di poter acquistare
prodotti genuini a costi contenuti, con in più la valenza etica di
sostenere anche la piccola produzione del territorio. Se si teme di
non riuscire a consumare in tempo le grandi quantità acquistate
(spesso i quantitativi minimi sono intere cassette) le verdure si
possono pulire, tagliare e congelare, così da poter essere utilizzate
all’occorrenza per zuppe, minestre e contorni. Anche le verdure
surgelate, già pulite e tagliate, possono essere un’utile opzione per
chi non ha molto tempo da dedicare alla cucina o alla spesa quotidiana
o con i Gas.
Carne e pesce: non solo parti "nobili"
È bene ricordare che non esiste soltanto il filetto: questa carne
così pregiata ha un costo decisamente elevato, ma ottime proteine sono
anche quelle di pollo, tacchino, coniglio, quarti anteriori del manzo
(girello, fusello, fesone), ricche anche di minerali e nutrienti
preziosi. Anche per il pesce non è difficile portare in tavola qualità
a prezzi ragionevoli: il pesce azzurro - e in particolare alici,
sardine e sgombri - sono ricchissimi di Omega 3 e si possono
acquistare a buon prezzo, anche surgelati.
Proteine: è importante variare
Altro modo per portare in tavola il giusto quantitativo di proteine è
quello di non rinunciare alle uova, economiche ed eccellenti fonti di
nutrienti. Le linee guida pubblicate dal Crea (il principale ente
italiano di ricerca agroalimentare) consigliano di consumarne fino a 4
a settimana (attenzione, però: il quantitativo di 4 tiene conto anche
delle uova contenute in diverse preparazioni. Per questo è sempre bene
abituarsi a leggere le etichette dei cibi confezionati). Altra
preziosissima fonte proteica sono i legumi: si prestano a ottime
ricette in abbinamento a pasta, riso o altri cereali (componendo un
piatto unico), ma possono essere cucinati come pietanza proteica da
abbinare, quindi, al contorno di verdure.
Completo ed economico: il piatto unico
Uno dei due pasti principali può essere composto da un piatto unico
che comprenda proteine e cereali. Qualche esempio? Una porzione di
pasta o riso con 5/6 cucchiai di legumi o 3 di ragù magro (di carne
bianca o di pesce) oppure 2 cucchiai di grana o parmigiano. Piatti
semplici, economici, che saziano e che garantiscono il giusto apporto
di nutrienti.
Spuntini e spezza fame
Il classico yogurt greco magro è ideale non soltanto a colazione, ma,
essendo un’importante fonte proteica, è ideale anche a pranzo o a
cena, per esempio nelle vellutate, per condire l’insalata o come
dessert. Spazio anche alla frutta secca: più economica e sana delle
classiche “barrette”, è un ottimo snack. Bastano 4 noci oppure una
decina di mandorle.
Condimenti e sapori
Imparare a conoscere e a usare in cucina la grande varietà di erbe
aromatiche del nostro territorio e della nostra tradizione
gastronomica garantirà di portare in tavola piatti più saporiti e
sani. Le erbe aromatiche insaporiscono, permettendo di ridurre il
sale, e sono ricche di antiossidanti che contrastano i radicali
liberi. Si possono acquistare fresche o, se si dispone di un piccolo
spazio all’aperto, anche coltivare in piccoli vasi in giardino oppure
sul balcone.
Per approfondire
Cost and affordability of healthy diets across and within
countries. Background paper for The State of Food Security and
Nutrition in the World 2020 (Food and Agriculture Organization of
the United Nations Rome, 2020)
Linee Guida per una sana
alimentazione (Crea, entro di ricerca alimenti e nutrizione,
Revisione 2018)
Contribution of food prices and diet cost
to socioeconomic disparities in diet quality and health: a
systematic review and analysis (Darmon, Drewnowski, 2015)
Nutritive value and cost of foods (Adam Drewnowski), The
American Journal of Clinical Nutrition, 2010
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Mangiare frutta e verdura di stagione, privilegiare alimenti del
territorio, aderire a gruppi di acquisto: sono alcuni sistemi per una
spesa più sana senza rinunciare alla qualità.
Moderazione e varietà: sono queste le parole chiave che non dovrebbero
mai mancare in una dieta corretta, le privazioni, infatti, non sono mai consigliate.
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