- Soleymani, Daniel, Garvey “Weight maintenance: challenges, tools and strategies for primary care physicians”, Obesity Reviews, 2015
- The National Weight Control Registry (nwcr.ws)
Le persone con obesità sanno bene che la lotta ai chili di troppo è un percorso duro e complesso, che richiede tempo, costanza e pazienza. Non solo, infatti, devono affrontare le tante difficoltà legate alla perdita del peso, ma a queste si aggiungono quelle relative al mantenimento della nuova condizione conquistata con tanti sacrifici e fatica.
Il mantenimento del peso dopo un dimagrimento è di fondamentale importanza per conservare anche i tanti benefici per la salute ottenuti con la perdita di chili di troppo, dalla riduzione dei rischi cardiovascolare e metabolico ai valori ematici come colesterolo Ldl e trigliceridi. Ma è un processo attivo, a cui vanno dedicate attenzioni costanti, proprio come avviene per la perdita di peso, anche affidandosi al supporto degli specialisti per essere seguiti passo dopo passo.
Mantenere il peso raggiunto, è, quindi, una fase importantissima del percorso di dimagrimento. Questo obiettivo, anche se non è accompagnato da un traguardo preciso, e possa quindi dare luogo a più frequenti “distrazioni”, richiede invece di rimanere focalizzati e vigili, al fine di non vanificare gli sforzi precedentemente affrontati.
Da tenere sotto controllo, prima di tutto, è lo stile di vita. Fondamentale nella perdita di peso, lo stile di vita gioca un ruolo cruciale anche nel mantenimento. Un’analisi svolta su un campione di persone iscritte al Registro Nazionale del controllo del peso statunitense, per esempio, ha evidenziato alcune buone abitudini comuni in chi ha perso in media 30 kg, riuscendo a mantenere il peso per almeno 5 anni e mezzo: fare colazione tutti i giorni, svolgere regolarmente attività fisica (in media 1 ora al giorno, soprattutto di camminata), seguire - naturalmente - una dieta a ridotto apporto di grassi e calorie, limitare il consumo di bevande zuccherate, auto monitorare il proprio apporto alimentare e trascorrere poco tempo (meno di 10 ore alla settimana) davanti alla televisione.
A volte, però, dieta e attività fisica, seppure accompagnate da una volontà di ferro, possono non bastare. Quando si perde peso, a un nuovo incremento del peso corporeo possono contribuire fattori genetici che innescano nell’organismo meccanismi compensatori che “lavorano” per riportare la persona al peso corporeo originale, aumentando lo stimolo della fame, modificando i livelli degli ormoni legati all’appetito e favorendo un accumulo di energia. Opporsi a questi adattamenti fisiologici può essere difficile. Per questo è importante non affrontare tutto da soli, ma affidarsi allo specialista che valuterà anche l’opportunità di prescrivere eventuali terapie di supporto, come la terapia farmacologica, che può rivelarsi un valido alleato in un percorso a lungo termine di mantenimento del peso.
Mantenere il peso faticosamente raggiunto è una sfida quotidiana, un processo attivo che richiede attenzioni costanti e che risulta più facile se affrontato con il supporto degli specialisti.
- Soleymani, Daniel, Garvey “Weight maintenance: challenges, tools and strategies for primary care physicians”, Obesity Reviews, 2015
- The National Weight Control Registry (nwcr.ws)
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