La mindfulness è un’antica pratica di meditazione che consiste
nell’acquisire consapevolezza del presente liberando la mente da
ostacoli, giudizi, distrazioni. Oggi questo approccio è anche
utilizzato per modificare il rapporto con il cibo e può essere utile
in un percorso di dimagrimento.
Praticare la mindfulness aiuta a ritrovare il proprio
equilibrio interiore e a sviluppare la capacità di gestire
problematiche psicofisiche come ansia, disturbi del sonno,
depressione, dolore cronico. Nel passaggio dalla filosofia buddista al
mondo occidentale, il concetto originario di mindfulness ha subito una
certa semplificazione per adattarsi a un utilizzo pratico a seconda
del contesto in cui viene utilizzato.
Nel caso di “mindful eating” si parla dell’applicazione del
concetto di mindfulness all’atto di alimentarsi. Il termine indica
prestare attenzione al cibo nel preciso momento in cui ci si alimenta,
con un atteggiamento non giudicante. Di per sé, quindi, la mindful
eating non è una tecnica per perdere peso, ma un’esperienza
sensoriale, che aumenta la consapevolezza dell'alimento che si sta
mangiando. Spesso, infatti, i nostri abituali ritmi di vita ci portano
a consumare pasti velocemente, con la mente assorbita dal lavoro,
dalla gestione dei problemi quotidiani o, ancora, distratta dalle
notizie della tv o dai social network. E così si finisce con mangiare
di fretta, quasi senza accorgersene e, soprattutto, senza che si
riesca davvero ad assaporare i piatti e ad avere piena coscienza di
ciò che si è ingerito e in quali quantità.
Rallentare i ritmi, invece, prestando attenzione ai piatti e agli
alimenti, apporta grandi benefici: permette di avere una migliore
consapevolezza di ciò che si ingerisce, di gratificarsi con il
pasto e, quindi, anche di mangiare meno, perché aiuta a imparare ad
ascoltare il corpo e i suoi bisogni. Ecco perché questo approccio è
ritenuto utile in un percorso di dimagrimento, perché favorisce una
nutrizione più corretta ed evita di ricorrere al cibo come gesto
automatico, per riempire un vuoto o per noia, o, ancora, per
contrastare stati di nervosismo o di ansia.
Come tutte le filosofie orientali, la mindfulness predilige la
lentezza. Un approccio al cibo attento, curioso e senza fretta
permette di far lavorare i sensi: sedersi a tavola, osservare il cibo,
annusarlo e infine assaporarlo, masticando lentamente, ci renderà più
consapevoli e anche più appagati. E questo tipo di atteggiamento può
essere molto utile anche quando si fa la spesa, prendendosi il giusto
tempo per scegliere, o quando si decide cosa cucinare. Attenzione e
concentrazione su ciò che si mette nel carrello contribuiscono a una
spesa più salutare e bilanciata e persino a risparmiare.
La mindful eating è un’esperienza sensoriale che aumenta la
consapevolezza dell'alimento che stiamo mangiando. Rivolgiti a un medico
per saperne di più e capire come questa può essere utile in un
percorso di dimagrimento.