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Storie per orientare | 4 min. tempo di lettura

Mindful eating, mangiare consapevolmente per gestire il peso

La mindfulness è un’antica pratica di meditazione che consiste nell’acquisire consapevolezza del presente liberando la mente da ostacoli, giudizi, distrazioni. Oggi questo approccio è anche utilizzato per modificare il rapporto con il cibo e può essere utile in un percorso di dimagrimento.

Praticare la mindfulness aiuta a ritrovare il proprio equilibrio interiore e a sviluppare la capacità di gestire problematiche psicofisiche come ansia, disturbi del sonno, depressione, dolore cronico. Nel passaggio dalla filosofia buddista al mondo occidentale, il concetto originario di mindfulness ha subito una certa semplificazione per adattarsi a un utilizzo pratico a seconda del contesto in cui viene utilizzato. 

Nel caso di “mindful eating” si parla dell’applicazione del concetto di mindfulness all’atto di alimentarsi. Il termine indica prestare attenzione al cibo nel preciso momento in cui ci si alimenta, con un atteggiamento non giudicante. Di per sé, quindi, la mindful eating non è una tecnica per perdere peso, ma un’esperienza sensoriale, che aumenta la consapevolezza dell'alimento che si sta mangiando. Spesso, infatti, i nostri abituali ritmi di vita ci portano a consumare pasti velocemente, con la mente assorbita dal lavoro, dalla gestione dei problemi quotidiani o, ancora, distratta dalle notizie della tv o dai social network. E così si finisce con mangiare di fretta, quasi senza accorgersene e, soprattutto, senza che si riesca davvero ad assaporare i piatti e ad avere piena coscienza di ciò che si è ingerito e in quali quantità. 

Praticare la mindfulness aiuta a ritrovare il proprio equilibrio interiore e a sviluppare la capacità di gestire alcune problematiche come ansia, disturbi del sonno, depressione, dolore cronico. Applicata al modo in cui ci si alimenta (mindful eating) può rivelarsi utile nel modificare il proprio approccio con il cibo.

Mindful eating e controllo del peso

Rallentare i ritmi, invece, prestando attenzione ai piatti e agli alimenti, apporta grandi benefici: permette di avere una migliore consapevolezza di ciò che si ingerisce, di gratificarsi con il pasto e, quindi, anche di mangiare meno, perché aiuta a imparare ad ascoltare il corpo e i suoi bisogni. Ecco perché questo approccio è ritenuto utile in un percorso di dimagrimento, perché favorisce una nutrizione più corretta ed evita di ricorrere al cibo come gesto automatico, per riempire un vuoto o per noia, o, ancora, per contrastare stati di nervosismo o di ansia.

donna-medita

Come tutte le filosofie orientali, la mindfulness predilige la lentezza. Un approccio al cibo attento, curioso e senza fretta permette di far lavorare i sensi: sedersi a tavola, osservare il cibo, annusarlo e infine assaporarlo, masticando lentamente, ci renderà più consapevoli e anche più appagati. E questo tipo di atteggiamento può essere molto utile anche quando si fa la spesa, prendendosi il giusto tempo per scegliere, o quando si decide cosa cucinare. Attenzione e concentrazione su ciò che si mette nel carrello contribuiscono a una spesa più salutare e bilanciata e persino a risparmiare.

Un approccio al cibo più lento e consapevole è ritenuto utile anche in un percorso di dimagrimento, perché favorisce una nutrizione più corretta ed evita di ricorrere al cibo come gesto automatico, per riempire un vuoto o per noia, o per contrastare stati di nervosismo o di ansia.

La mindful eating è un’esperienza sensoriale che aumenta la consapevolezza dell'alimento che stiamo mangiando. Rivolgiti a un medico per saperne di più e capire come questa può essere utile in un percorso di dimagrimento.

Fonti

- Nelson, Joseph B. Mindful Eating: The art of presence while you eat (Diabetes Spectrum, 2017 Aug; 30(3): 171–174. PMCID: PMC5556586, PMID: 28848310

- C. Dunn, M. Haubenreiser, M Johnson, K. Nordby, S. Aggarwal, S. Myer, C. Thomas

- Mindfulness Approaches and Weight Loss, Weight Maintenance, and Weight Regain 2018 Mar;7(1):37-49. doi: 10.1007/s13679-018-0299-6. PMID: 29446036 DOI: 10.1007/s13679-018-0299-6

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